I meccanismi della costituzione democratica sono costruiti per essere adoperati non dal gregge dei sudditi inerti, ma dal popolo dei cittadini responsabili.
[Piero Calamandrei]
Quindi, ricapitolando lo stomachevole minuetto sulla nuova mirabolante legge elettorale che ci porterà fuori dalle paludose sabbie mobili della crisi come un benevolo e belante gregge di votanti, pare che il risultato sia il seguente:
La domanda inevitabilmente è: ma il promotore principale di questo straordinario accordo non era il partito democratico, nella personificazione del suo sfavillante e modernista segretario?
Ce lo si chiede perché in effetti sembra un compromesso in cui si finisce con il fare tutto quello che desiderano gli avversari: siamo sicuri che allora non fosse meglio farlo fare direttamente a loro?
Beh, si dirà, ma almeno così si è fatto un passo avanti.
Giusto, il non insignificante dettaglio però è in quale direzione.
Già perché in questa smania di portare a casa a prescindere dei risultati e, dopo anni bui di sconfitte, finalmente vincere, forse si sta perdendo di vista il fatto che se si rinuncia alla propria autonomia di pensiero e al proprio essere alternativi all’avversario, allora probabilmente si è perso ancora una volta.
La sensazione finale è che, come da perfetta tradizione nostrana, del vecchio “porcellum” non si butta via niente.
meditato da Mr SeeRed
29-01-2014
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